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Dipendenza dai videogiochi

Vostro figlio o un vostro caro trascorrono molto tempo davanti ai videogiochi e forse vi state domandando se questo comportamento comporta dei rischi. Come si definisce una dipendenza dai videogiochi? Come possiamo riconoscerla? Come si può affrontare questo disagio?

Definizione

Dal 2018, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto la “Gaming Disorder” (Disturbo da Gioco) come una malattia e ne ha dato una definizione precisa. Si tratta di una condizione clinica caratterizzata da un insieme di comportamenti di gioco controllati in modo insufficiente, che prevalgono sulle attività della vita quotidiana e portano a un significativo disagio. La gaming disorder è una condizione di dipendenza comportamentale: dipendenza senza sostanza.

Le caratteristiche principali della dipendenza dai videogiochi sono dunque:

  • Una perdita di controllo sul gioco
  • L’attività di gioco prevale sulle attività della vita quotidiana e crea problemi alla vita familiare, sociale e scolastica o professionale
  • La pratica di gioco è crescente malgrado i suoi effetti negativi
  • Le conseguenze negative si manifestano per un periodo di tempo di almeno 12 mesi

Come riconoscere una dipendenza dai videogiochi?

Innanzitutto, non bisogna demonizzare i videogiochi in modo generalizzato: la dipendenza riguarda solo una minoranza di persone. Alcuni studi sottolineano anche un effetto positivo quando l’attività di gioco resta limitata: favorisce l’immaginazione e allena alla risoluzione di problemi.

Tuttavia, una pratica eccessiva deve mettere in allerta. Ecco alcuni segnali che permettono di riconoscere una potenziale dipendenza e valutarne l’entità:

  • La quantità di tempo trascorsa a giocare: l’attività di gioco occupa più di 3 ore al giorno e ostacola le altre attività della vita quotidiana.
  • Una riduzione delle relazioni sociali nella “vita reale” e un isolamento accresciuto
  • Conseguenze negative sul lavoro scolastico o professionale, sul sonno e sull’alimentazione
  • Una sofferenza psichica legata alla pratica dei videogiochi: per esempio un’aggressività quando si chiede alla persona di interrompere il gioco.
  • Una preoccupazione eccessiva per il gioco: si pensa costantemente al gioco, si contano le ore che mancano alla possibilità di giocare di nuovo, è difficile concentrarsi su altri compiti.
  • I videogiochi rappresentano un rifugio: sono una sorgente di autostima e procurano fiducia in sé quando ci si gioca.
  • Una perdita di interesse per altre attività

Conseguenze

Una dipendenza dai videogiochi può avere un impatto sulla vita quotidiana e sulla salute mentale

  • Effetti sui risultati scolastici e professionali
  • Effetti sulla vita sociale: si perdono i rapporti con le persone reali fino ad arrivare all’isolamento sociale
  • Disturbi psicologici: cambiamento di umore, irritabilità, aumento dell’ansia, depressione o pensieri suicidari.
  • Disturbi del sonno: molti giocatori, attratti dalla natura coinvolgente del gioco trascurano il sonno. L’alterazione del ritmo sonno-veglia può influenzare negativamente la salute fisica, mentale e le capacità cognitive.
  • Problemi fisici: emicrania, dolori cervicali, difficoltà nel mantenere un’alimentazione adeguata.
  • Disturbi dell’attenzione: giocare in maniera eccessiva crea una stimolazione costante e causa disturbi al sistema di ricompensa. I giocatori diventano così meno capaci di tollerare la noia e possono vivere i compiti della vita quotidiana come monotoni, poco gratificanti e persino frustranti.

Perché i videogiochi sono così coinvolgenti?

Come si è visto, l’assorbimento in rete può accompagnarsi a un accantonamento di alcuni bisogni di base (sonno, sete, fame ecc.). Cerchiamo di capire perché i videogiochi possono essere così coinvolgenti. Che cosa offrono i videogiochi agli utenti, tanto da poter alimentare una vera e propria dipendenza?

L’archetipo dell’eroe e la ricerca dell’identità. Uno degli elementi chiave dei videogiochi è la narrazione, spesso centrata attorno all’archetipo dell’eroe. L’individuo, immerso in mondi virtuali, può vivere avventure epiche e sperimentare la realizzazione di sé attraverso il superamento di sfide. La dipendenza potrebbe riflettere una ricerca costante di identità e significato nella vita reale, con il videogioco che offre una via simulata per soddisfare tali bisogni.

Fuga dalla realtà. I videogiochi forniscono una via di fuga dalla realtà quotidiana, offrendo mondi fantastici e stimoli sensoriali intensi. L’individuo cerca il piacere immediato e la gratificazione, senza considerare le conseguenze a lungo termine. La dipendenza potrebbe derivare dalla ricerca costante di questo piacere virtuale, a discapito delle responsabilità e delle relazioni nella vita reale.

Il legame con l’altro e la comunità virtuale. La componente sociale dei videogiochi gioca un ruolo cruciale nella dipendenza.  I giocatori possono formare legami significativi con altri membri della comunità virtuale, creando connessioni che talvolta mancano nella vita reale. La mancanza di accettazione o di relazioni può spingere verso un mondo virtuale più accogliente.

L’autoregolamentazione e la ricerca di equilibrio. La dipendenza dai videogiochi può essere vista come un tentativo di autoregolamentazione delle emozioni. La struttura dei giochi, con obiettivi chiari e ricompense, può offrire un senso di controllo e successo che potrebbe mancare altrove. Tuttavia, questo equilibrio precario può portare a uno sfrenato immergersi nei giochi, a discapito di altre attività.

Affrontare la dipendenza dai videogiochi

Per curare una dipendenza dai videogiochi la prima cosa da fare è rendersene conto. Che si tratti di voi o di un vostro caro, ammettere il problema è il primo passo verso la guarigione. Tuttavia, questa condizione è necessaria ma non sufficiente: ogni forma di dipendenza, per la sua cura, richiede di fare riferimento a un aiuto esterno. Uno psicoterapeuta esperto di dipendenze vi potrà aiutare a comprendere le cause del problema e ad affrontarlo.

Non serve a nulla astenersi o proibire i videogiochi, dall’oggi al domani. Ciò non farebbe che alimentare la frustrazione e accrescere il comportamento compulsivo. La cosa ideale è ridurre il tempo di gioco gradualmente sostituendolo con altre attività. Bisogna cercare di instaurare un dialogo, di capire che cosa apprezza la persona nei videogiochi. Si può poi invitare a provare delle attività diverse dai videogiochi dove potrà trovare elementi di soddisfazione simili.

La cosa più importante è capire che la dipendenza è sempre il risultato di problematiche sottostanti che andranno riconosciute e affrontate. È essenziale accompagnare la persona affetta da dipendenza con comprensione e ascolto, è da ciò che passa la guarigione. Attraverso la riflessione critica sulle dinamiche psicologiche sottostanti, gli individui possono iniziare a sviluppare strategie più equilibrate per affrontare le sfide della vita reale, senza dover cercare esclusivamente rifugio nel mondo virtuale.

 

Bibliografia: Tonioni F. (2013),Psicopatologia web-mediata. Dipendenza da internet e nuovi fenomeni dissociativi.  Ed. Springer