Nostalgia di un amore passato
Molte persone convivono con il ricordo nostalgico di un amore del passato: può trattarsi del primo amore, di una lunga storia che è finita o di un quasi sconosciuto di cui ci si è detto: “è proprio l’uomo della mia vita”. L’impossibilità di vivere questi amori a lungo termine apre la porta all’immaginario e nutre la nostalgia e il rimpianto. Nonostante la ragione ammetta che la storia non aveva un avvenire possibile, l’emotività viene presa in ostaggio e la persona è fantasticata, desiderata, sognata, acquista un valore ideale. L’evocazione continua del ricordo favorisce la sua deformazione: a forza di richiamarlo alla coscienza, l’immagine è attualizzata e il ricordo riplasmato. Alla fine, il ricordo evocato non corrisponde più alla realtà.
La verità è che, in un dato momento, si ritrova nell’altro, per un’ora, un mese, un anno, qualcosa di intenso, perfetto e impossibile da perseguire a lungo termine. Ci resta un ricordo che il tempo modella cancellando le asperità, addolcendo la sofferenza e abbellendo la storia e gli attori.
Mario ha da tempo un rapporto stabile e soddisfacente con Anna e da pochi mesi hanno iniziato a convivere. La quotidianità è piacevole e la sicurezza di questo rapporto lo fa sentire amato, ma ogni tanto gli capita di ripensare con nostalgia a Giorgia. Mario riconosce che il rapporto con Giorgia era fatto di pochi “alti”e molti “bassi” che lo facevano sentire profondamente insicuro, tuttavia non può fare a meno di immergersi nel ricordo di alcuni momenti speciali trascorsi insieme a lei.
Cristina continua a sognare e desiderare Francesco e ripensa a lui come “un porto sicuro”. Attualmente è single e non trova nessun uomo che soddisfi le sue aspettative. Cristina ricorda bene le incompatibilità e i problemi della convivenza con Francesco e a volte si impone di essere razionale, per mitigare il forte sentimento che prova ancora per lui e non sentirne la mancanza.
Perché si ha bisogno di mantenere in vita un amore passato?
Il mantenimento in vita di un amore passato, attraverso la nostalgia, non ha tanto a che fare con la relazione con quella persona, ma con le emozioni che si provano nel momento presente.
L’attaccamento a un amore fantasmatico e idealizzato è una risposta al bisogno di costruire una leggenda personale, un passato mitizzato e fuori dalla realtà.
Ciò può avere diverse funzioni:
- può rispondere a un bisogno di riparazione narcisistica: di ritrovare nel presente il rispecchiamento, la fusione e l’amore incondizionato della madre dell’infanzia.
- può essere espressione di una difficoltà attuale, qualcosa su cui si deve lavorare in questo preciso momento.
- può fornire un rifugio a una realtà che a volte si presenta frustrante e insoddisfacente: ricordando un passato felice si rifugge la presente ansia o solitudine.
- può essere un alibi per non mettersi in gioco nel qui e ora.
In che modo la nostalgia per un sentimento passato può influire nella vita attuale?
La nostalgia fa pensare a un nido in cui cullarsi nella calma e nel calore dei ricordi. Non si tratta di un sentimento da rifiutare in toto perché può dare conforto, servire da lenimento: in certi casi immergersi nei propri ricordi può migliorare l’umore e favorire il benessere. Però questo sentimento non è sempre così dolce e benefico, perché la nostalgia comporta il rimpianto per un “oggetto” assente che ricolleghiamo a sentimenti piacevoli. La nostalgia implica una certa dose di tristezza, una tristezza sorniona. A causa della sua debole intensità, sembra inoffensiva, invece è un torrente che rischia di straripare.
I fantasmi pericolosi sono quelli che prendono troppo posto, che escono “dall’armadio” e invadono il presente. La nostalgia può costituire uno dei sintomi dello stato ansioso o depressivo, soprattutto se onnipresente, se invade il pensiero e la quotidianità al punto da paralizzare l’individuo.
Nell’ambito della vita di coppia, un investimento massivo su un amore idealizzato, può mettere in dubbio e incrinare il rapporto. E’ una fuga che impedisce di affrontare la realtà di un legame che, in quanto reale, non può che essere imperfetto.
Se si è single, ritornare continuamente, con la fantasia, a un amore passato può costituire un ostacolo, perché impedisce di andare oltre e di mettersi in gioco in una relazione attuale e reale.
La nostalgia è un sentimento potenzialmente costruttivo, perché ci mette in contatto con dei nostri bisogni. Essa però ha in sé anche un potenziale distruttivo a seconda dell’uso che se ne fa.
Quando ci si sente soli, frustrati e incompresi, piuttosto che rifugiarsi nel sogno, è più utile cercare di riflettere su che cosa ci manca, su che cosa si può provare a modificare nella propria vita o nella propria relazione. Si può poi comprendere che cosa non si può modificare ma si deve accettare, per poter vivere un sentimento maturo. Può servire del tempo per imparare ad equilibrare sogni e realtà e accettare che la realtà è fatta di legami imperfetti.